ANNO 14 n° 89
''Villa Lante chiusa non è colpa dei lavoratori''
La Cgil: già a novembre i dipendenti avevano studiato la soluzione
14/07/2014 - 14:21

VITERBO - Da Antonella Ambrosini, segretaria generale Cgil funzione pubblica, riceviamo e pubblichiamo:

''Sono alcuni giorni che Villa Lante è al centro della discussione sugli organi di stampa e non certo per la sua immensa bellezza, o perché un principe piuttosto che un ministro sono venuti a visitarla, ma per un problema che si è presentato quest’anno durante il periodo estivo: l’apertura pomeridiana nei giorni festivi.

In tutti gli articoli, in modo più o meno celato si prova ad attribuire la responsabilità ai lavoratori che “brutti e cattivi” non sono disponibili a fare qualche sacrificio per fare ammirare questa autentica bellezza a tutti i turisti che vi si recano.

Allora, per amor di verità, è bene chiarire alcuni passaggi: l’organico che garantisce l’apertura e la sorveglianza del monumento è composto da 14 persone, di cui due sono in maternità e non sono state sostituite, due sono assenti per lunga malattia e non sono state sostituite, e visto che siamo nel periodo estivo e anche i lavoratori di Villa Lante hanno il brutto vizio di andare in ferie, l’organico si riduce notevolmente arrivando a nove/dieci unità.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nella persona del Soprintendente Arch. Giorgio Palandri, dichiara testualmente in una comunicazione del 9 luglio 2014 all’ Arch. Federica Galloni, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, che la dotazione organica del sito risulta allo stato attuale notevolmente ridotta di numerose unità per malattie, maternità, infortuni e cessazioni del servizio, al punto che è comunque già estremamente difficoltosa l’effettuazione del servizio ordinario nei giorni infrasettimanali, se è vero ciò è del tutto legittima la non accettazione dell’elevazione dei turni festivi fino al 50% (possiamo quindi affermare che gli altri anni non c’è stata nessuna criticità grazie alla disponibilità dei lavoratori) e quindi scegliere di rispettare quello che il CCNL prevede: la copertura del 30% dei festivi, inoltre va sottolineato che il pagamento delle maggiorazioni delle turnazioni non vengono erogate da novembre 2013.

Altra precisazione che mi preme sottolineare a dimostrazione che i lavoratori tengono a Villa Lante, tanto quanto i cittadini di Bagnaia e Viterbo è questa: immaginando che quest’anno si sarebbe presentata la tale problematica, visto che le condizioni non erano mutate e che il personale aveva subito un’ ulteriore riduzione, alcuni lavoratori deputati alla programmazione mensile dei turni, nel mese di novembre 2013 hanno provato a fare delle proiezioni rispetto al numero di personale impiegato per turno ed erano arrivati alla conclusione che se le unità impiegate in un turno fossero state due, con il supporto di altro personale garantito da enti, quali la Protezione

Civile, il Comune, la Provincia e persino la Fondazione Carivit, si sarebbe garantita l’apertura pomeridiana dei festivi per tutto l’anno.

“ Guarda un po’ è la stessa soluzione che hanno trovato dopo tanto tutte le “celebrità” che si sono adoperate.”

Risulta a questa Organizzazione Sindacale che è stata presentata regolare richiesta di disponibilità agli Enti sopracitati da parte del Direttore del Monumento Tiziana Farina, ma non ha mai ricevuto nessuna risposta .

Visto che tutto questo succedeva a novembre 2013, sicuramente il tempo per trovare una soluzione organizzativa da parte della Soprintendenza, e di tutti quelli che oggi si sono impegnati c’era, anche perché qualcun altro l’aveva già suggerita e sono coloro che Villa Lante la vivono tutti i giorni: i lavoratori; quindi se ci sono delle “colpe” non sono certo dei dipendenti e come dice quel detto “ il pesce puzza dalla testa”.

 Antonella Ambrosini

Segretaria generale Gp Cgil Viterbo






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