ANNO 14 n° 117
Viterbese, anche il calendario aiuta
La squadra mostra segnali di ripresa: ottobre è il mese della riscossa
01/10/2014 - 00:30

VITERBO – (d.s.) Ripresa della preparazione per la Viterbese. I gialloblu hanno usufruito di un giorno di riposo in più dopo l’anticipo di sabato scorso contro la Lupa Castelli Romani. Non è arrivato il successo, che avrebbe coronato la migliore prestazione in questo primo scorcio di stagione: Gregori può accontentarsi di aver trovato gioco e spirito di squadra. Non sempre ci sarà una formazione organizzata come la Lupa a mettere i bastoni fra le ruote. Un gruppo, quello allenato da Mario Apuzzo, che ha davvero impressionato per forza e compattezza, formidabile nello sfruttare a dovere le uniche disattenzioni della Viterbese.

Nel processo di crescita una mano arriva anche dal calendario. Sulla carta il mese di ottobre per la Viterbese non si presenta impossibile. Quattro partite con l’avvento dell’autunno: due in casa, altrettanti viaggi. Si tratta di Selargius e Budoni al Rocchi, Cynthia e Sora in trasferta. Un poker di formazioni che hanno come obiettivo stagionale la salvezza e che non sembrano ostacoli insormontabili. Pertnato asl Viterbese ha la possibilità di dare una accelerata al proprio cammino che finora è stato irto di ostacoli anche per la consistenza degli avversari.

Si comincia domenica 5 contro il Selargius allenato da Karel Zeman (figlio di Zdenek). La caratteristica dei sardi sta nel nome del nocchiero: una squadra che subisce molto, ancorata al 4-3-3 per cui l’equilibrio non è di casa. In trasferta i sardi non hanno mai fatto gol e ne hanno subito otto nelle prime due gare. Resta il fatto che non vanno lasciati spazi a squadre che fanno del gioco d’attacco l’arma principale. Poi viaggio a Genzano (domenica 12) contro il Cynthia: l’anno scorso fu la squadra rivelazione del torneo (sfiorò i play off) ora è un gruppo dall’età media bassa e proprio per questo da prendere con le molle. Alla lunga l’esperienza è un fattore determinante. Si prosegue al Rocchi (il 16) contro il Budoni: altro avversario sbarazzino, ma la Viterbese sulla carta ha qualcosa in più. Si chiude il 26 a Sora: derby dal sapore antico quello con i ciociari che ricorda sfide tra i professionisti.

BORSINO – Gregori può lavorare con l’intero gruppo a disposizione. In occasione della sfida con il Selargius il tecnico romano recupera Nuvoli e Cirina che hanno saltato per squalifica la Lupa. E giungono buone notizie dall’infermeria con il rientro di Angelilli e Dalmazzi. Giovedì pomeriggio ci sarà il test di metà settimana per capire le intenzioni del tecnico. Resta una consapevolezza: il 4-2-3-1 è stato finora il modulo più performante, quello che meglio si è adattato alle caratteristiche dei singoli e che ha consentito alla Viterbese di giocare il miglior primo tempo. Poi è mancata la lucidità ma la condizione generale sta crescendo al pari di quella dei singoli: di Pero Nullo sarà difficile fare a meno come di Morini che è arrivato al termine della sessione di mercato e che si sta integrando con il resto dei compagni. Inoltre c’è la carta Pippi, un rapace da area di rigore che potrebbe essere molto utile soprattutto per sbloccare quelle partite chiuse in cui si fa fatica a concretizzare






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