ANNO 14 n° 117
Viterbese candidato sindaco a Livorno
Ugo De Carlo, 57 anni, guiderą la lista civica ''Votare per cambiare''
14/04/2014 - 06:10

VITERBO - Cinquantasette anni, magistrato in aspettativa elettorale, cattolico militante, attivista di Comunione e Liberazione, da anni impegnato nel banco alimentare, Ugo De Carlo ha deciso di lasciare la toga e i codici per candidarsi alla carica d sindaco di Livorno, città in cui ha ricoperto per anni dapprima la il ruolo di pubblico ministero e poi di giudice poi, prima di passare al Tar della Toscana. Guiderà la lista civica Votare per cambiare, appoggiata dal movimento Fare per fermare il declino.

Prima di candidarsi, De Carlo ha chiesto che il suo posto fosse messo a concorso per ragioni di opportunità, ha spiegato, perché chi si candida non può più fare il giudice dove ha fatto politica.

Fino a qualche settimana fa era indicato come probabile candidato del centrodestra, ma l'ex ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli ha posto il veto sul suo nome. Ma De Carlo considera il net di Matteoli un piacere. Tra Forza Italia, Nuovo centro destra, Udc, An e la Destra di Storace è infatti in corso una guerra senza esclusione di colpi, tanto che si presenteranno in ordine sparso con ben tre candidati diversi. Per la verità, anche il centrosinistra aveva fatto un pensiero sul magistrato. Il suo principale sponsor era l'ex presidente della Provincia di Livorno Claudio Frontera (Pd). Ma lui ha deciso per l'avventura solitaria. O quasi.

De Carlo, da quando è sceso nell'agone elettorale va dicendo che il suo obiettivo è raccogliere i voti di tutti gli scontenti, da destra a sinistra, senza però fare il grillino. ''Voglio essere - ha detto un punto di mediazione autorevole''. Tuttavia il suo dente con Matteoli è rimasto avvelenato: ''Alle europee - ha scritto sul suo blog - votate chi vi pare, ma alle comunali votate me per asfaltare il centrodestra. Anzi per asfaltare Matteoli''.

Per quanto riguarda il sociale, De Carlo ha indicato tra le priorità un nuovo piano del traffico; uno screening in collaborazione con la Guardia di Finanza per verificare se chi ha ottenuto una casa popolare avesse i requisiti richiesti;l'istituzione di un fondo per pagare gli affitti ai cosiddetti ''morosi incolpevoli'' perché, dice, chi rimane senza lavoro non può finire in mezzo a una strada''.






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