ANNO 14 n° 88
Viterbese fuori ai rigori: passa l'Anziolavinio
Gialloblu sfortunati dal dischetto: errori decisivi di Nuvoli e Federici (5-4)
31/08/2014 - 18:24

ANZIOLAVINIO - VITERBESE CASTRENSE 1-1 (5-4 dopo i calci di rigore)

ANZIOLAVINIO Rizzaro, Mortaroli, Succi, Buonocore, Petricca, Fioravanti, Drago, Guida, Billi, Di Dionisio, Simeoli A DISPOSIZIONE Galassi, Franci, Lauri, Mantineo, Metta, Nanni, Scippa, Zigulich ALLENATORE Alvardi

VITERBESE CASTRENSE Fadda; Perocchi, Federici, Scardala, Pacciardi; Ciaramelletti (dal 1' s.t. Faenzi), Nuvoli, Giannone, Pero Nullo; Saraniti, Pippi (dal 26' s.t. Morini) A DISPOSIZIONE Zonfrilli, Pingitore, Russi, Cirina, Andreoli, Spinelli, Ghezzi ALLENATORE Gregori

ARBITRO Minafra di Roma 2 (Fontemurato e Antonaglia)

RETI nel s.t. al 4' Succi (A), al 24' Pippi (V). Sequenza rigori: Saraniti gol, Di Dionisio gol, Morini gol, Fioravanti gol, Giannone gol, Metta parato, Nuvoli traversa, Lauri gol, Federici palo, Mortaroli gol

NOTE giornata soleggiata terreno in buone condizioni

VITERBO - I rigori condannano la Viterbese. E' stregata la Coppa Italia: lo scorso anno la finale persa contro l'Empolitana, questa volta gli undici metri tradiscono i gialloblu che escono dalla manifestazione tricolore. Passa l'Anziolavinio più preciso dal dischetto ma anche più fortunato se si pensa che Nuvoli ha preso la traversa e Federici il palo. La Viterbese può anche recriminare per una rete annullata a Pero Nullo allo scadere dei tempi regolamentari. Alla fine festeggia l'Anzio che ha avuto il merito di crederci e di passare in vantaggio. Poi la Viterbese ha reagito, ha trovato il pareggio con Pippi dal dischetto, ha sfiorato la rete trovandola vanamente con Pero Nullo. Quindi la lotteria dal dischetto che ha permesso all'Anzio di andare avanti in Coppa Italia.

Gregori continua a puntare sul 4-4-2: il solco ormai è tracciato. Il tecnico recupera Ciaramelletti e ritrova Federici (in campo dopo aver scontato la squalifica). L'idea è quella consolidata di far scorrere il gioco sulle fasce puntando sulla corsa lunga di Ciaramelletti e Pero Nullo per poi servire le punte (Saraniti e Pippi) pronte a presidiare l'area di rigore. La difesa è imperniata sulla solidità di Federici e Scardala che chiudono gli spifferi. L'Anziolavinio è squadra giovane ma non per questo sbadata: ci sono elementi come Petricca e Fioravanti che guidano la banda di Alvardi.

I romani non hanno timori reverenziali nei confronti della Viterbese: impostano la loro partita di contenimento ma non disdegnano qualche sortita offensiva. E infatti la partita è da subito vivace: l'Anzio - che gioca con cinque under dal primo minuto - non vuole solo attendere la Viterbese: cerca di proporsi, gioca con intelligenza, non intende fare la parte dello sparring partner. I gialloblu capiscono che non sarà un match semplice e devono necessariamente adattarsi a disputare un tipo di gara differente: Giannone si incarica di dettare i tempi in mezzo al campo, Nuvoli ne asseconda i movimenti.

Il primo brivido lo regala il capitano gialloblu Federici, la cui conclusione dalla distanza termina fuori. L'Anziolavinio prende coraggio con il passare dei minuti: è un gruppo che conosce al meglio la categoria e prova ad alzare il baricentro. La Viterbese in un primo momenti fatica ad adattarsi alla freschezza dei romani e ne viene fuori una partita gradevole, giocata su buoni ritmi. I gialloblu rischiano in seguito ad un errore difensivo: è Billi che prova ad approfittarne ma Fadda è pronto a chiudergli lo specchio della porta. L'Anzio comincia a capire che può far male ad ancora il portiere sardo deve intervenire per bloccare una pericolosa avanzata di Simeoli.

E' la ripresa il tempo dei gol: l'atteggiamento dell'Anzio viene premiato con la rete del vantaggio: il giovane Succi si inventa una traiettoria perfetta che non lascia scampo a Fadda. La Viterbese si senta un animale ferito e reagisce con grande veemenza: Pero Nullo inizia a percuotere il suo lato di competenza e da una sua idea scaturisce il rigore che Pippi (terza rete in coppa in due gare) trasforma per il pareggio gialloblu. A questo punto c'è solo la Viterbese in campo che collezione occasioni in sequenza ma non trova il raddoppio. O meglio lo troverebbe anche con Pero Nullo ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Ai rigori la Viterbese è imprecisa e sfortunata con Nuvoli e Federici: passa l'Anziolavinio.






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