ANNO 14 n° 89
Viva Viterbo
Il civismo viterbese
si č ammosciato
Del rampante movimento resta
solo una triste foto di gruppo
22/11/2014 - 23:45

VITERBO - La salute di Viva Viterbo non scoppia. Quello che più interessava della convention di oggi, al di là dei contenuti sicuramente lodevoli, era la foto di gruppo. La domanda più interessanti per chi mastica di politica una soltanto: in quanti saranno? La battutaccia interrogativa: ''Saranno più di quattro gatti alla sala Gatti?''.

La sensazione in via del Macel Gattesco è che Viva Viterbo si sia ammosciata. Detto alla viterbese ''smosciata''. Nessun tutto esaurito, nessuna ressa da stadio. Tanta aria libera tra un presente e l’altro. Il movimento civico capace di fare il botto alle comunali del 2013 esce piuttosto ridimensionato dalla convention di oggi. La terza della sua storia. Sembrano lontani i giorni delle lanterne cinesi lasciate volare nel cielo di piazza del Comune, dell’abbraccio alla città con tanti militanti a tenere nastri gialli e blu lungo la cinta muraria.

Vale la pena ricordare che Filippo Rossi, leader del soggetto civico e oggi presidente del consiglio, aveva catalizzato intorno a sé un gruppo capace di conquistare il 12% del voto delle ultime amministrative. Veramente tanto. Se si fa il confronto con la gloriosa serata al teatro San Leonardo di quasi due anni fa ci si rende conto che l’appeal di Viva Viterbo è in forte calo. Tipo il pil della Grecia.

Non deve aver pagato l’azione di governo. E nemmeno il tentativo, più volte portato avanti di caratterizzarsi come forza di lotta e di governo. Sarà che le elezioni sono lontane, sarà che è sabato pomeriggio, sarà quel che sarà ma i numeri non tratteggiano un gruppo politico capace di ammagliare e sedurre.






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