ANNO 14 n° 111
Zingaretti: ''Vicini alle famiglie, basta tragedie come questa''
Il cordoglio di Panunzi (Pd), Battistoni (Fi), Mancini (Ugl)
28/07/2014 - 15:19

VITERBO - ''E' una morte inaccettabile quella che ha colpito questa mattina due operai durante il lavoro all'interno di una ditta di compostaggio ad Aprilia. Un tragico incidente sul lavoro, l'ennesimo, sul quale sono certo che la Magistratura farà piene luce, nel più breve tempo possibile, per accertarne la dinamica e le eventuali responsabilità. A nome di tutta la giunta e dei cittadini della Regione Lazio mi unisco al dolore delle famiglie dei due lavoratori. Tragedie come questa non devono ripetersi mai più''. Lo dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Per il consigliere regionale Enrico Panunzi si tratta di una tremenda tragedia: ''Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie di Fabio Lisei e Roberto Papini, i due autotrasportatori di San Lorenzo Nuovo morti questa mattina nell’impianto di compostaggio Kyklos di Aprilia. Siamo di fronte ad una tremenda tragedia sul lavoro che è inaccettabile e che purtroppo è solo l'ultima di una serie che di recente ha colpito lavoratori della Tuscia. Sono certo che la magistratura farà piena luce sull'accaduto e accerterà le dinamiche e le responsabilità, ma dobbiamo essere consapevoli che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta e che la crisi non deve essere un alibi per non adottare le misure opportune''.

Il vice coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Battistoni invita la magistratura a fare luce: ''Una tragedia che ha colpito l’intero Paese e su cui la magistratura ha il dovere di fare chiarezza in tempi rapidi per accertare eventuali responsabilità. Esprimo massima vicinanza alle famiglie dei due lavoratori – aggiunge Battistoni – con l’auspicio che tragedie come questa non si ripetano più''.

Riportiamo anche l'intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

''Basta morti bianche. Basta con le famiglie che perdono i propri cari mentre stanno facendo il loro lavoro. Ancora una volta, ci troviamo di fronte a due persone che hanno perso la vita. E di nuovo le ragioni di questa atroce tragedia, che ha avuto luogo presso l'azienda Kyklos di Aprilia, stanno nella mancanza di adeguata sicurezza e nella inosservanza delle regole a garanzia della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori. Il numero delle persone protagoniste di incidenti o che perdono la vita sul lavoro è un bollettino di guerra. Una guerra che dobbiamo vincere. Dietro questi numeri ci sono i volti delle vittime e delle loro famiglie che pagano un prezzo inaccettabile per il lavoro. A loro va la mia piena vicinanza e il mio sostegno. Come istituzioni dobbiamo essere capaci di maggiori controlli e di divulgare la cultura della sicurezza tra i lavoratori e gli imprenditori. Le tragedie sul lavoro sono inconcepibili perché il lavoro è lo strumento per migliorare le condizioni di vita e non per trovare la morte'.

Sulla tragedia di Aprilia è intervenuto anche il segretario generale dell'Ugl Geremia Mancini: ''La tragica scomparsa di due operai morti vicino a Latina indicano a tutti noi, ma soprattutto a coloro che nelle istituzioni sono impegnati a riformare il Paese, quando lavoro e sicurezza debbano diventare un binomio imprescindibile, in assenza del quale un Paese non può ritenersi civile a tutti gli effetti. Mancini esprime ''sentimenti di profondo e sentito cordoglio nei confronti dei familiari delle vittime'' e ribadisce anche la sua intenzione di fare della sicurezza sul lavoro una delle principali battaglie dell’organizzazione che ho l’onore di guidare. Il lavoro, i diritti, la salute e la sicurezza sono elementi qualificanti di una crescita reale, e non solamente di facciata, che i lavoratori, i disoccupati e le famiglie si aspettano dal governo e dal mondo delle imprese per poter tornare ad avere fiducia e progettare il domani''.

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